ANGELUCCI Adriano …oltre la “stoffa” anche il “canto”.

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Proseguiamo nella ricerca e nel ricordo di quanti con il loro lavoro e intraprendenza si sono fatto onore in paesi stranieri, dando lustro anche al loro paese di origine.

In questa occasione la nostra scelta cade su Adriano ANGELUCCI.

Molti dei meno giovani lo ricordano senz’altro.

Allorchè il suo il suo papà  Alfredo  tornò dall’Africa alla fine degli anno ’40, Adriano rientrò dal nord per lavorare nella propria sartoria con il padre ed il fratello maggiore Eligio.

In quella che all’epoca veniva chiamata “alta Italia”, aveva già  fatto alcune esperienze come sarto e come cantante dilettante esibendosi in alcuni locali notturni.

Adriano era un bel ragazzo con fisico asciutto, elegante e con una bella voce, ma a quei tempi era molto difficile affermarsi per un ragazzo solo e privo di aiuti.

Dal carattere molto intraprendente, nel 1956 decise con il consenso dei genitori di emigrare per cercare miglior fortuna in Australia.

Ospitato da suo cugino Renato, non tardò  a trovare lavoro come indossatore, presso una nota ditta italiana di confezioni.

Ma il suo sogno nel cassetto era sempre il canto. Dopo aver appreso la lingua, mise su una orchestrina cominciando ad esibirsi in locali rinomati, per poi passare alla radio italiana. Da qui alla televisione locale e poi nazionale il passo fu breve. Adriano divenne un famoso e ricercato divo con tanti fans, soprattutto tra il gentil sesso.

Purtroppo alla fine degli anni ’60 fu colpito da un male alla gola e dovette interrompere la sua attività di cantante.

Ora vive da pensionato in Sydney, e il suo sogno è di poter tornare un giorno a rivedere il suo paesello, Ripa Teatina, e gli amici d’infanzia.

A lui la nostra simpatia

(Lorenzo Di Lizio)

(Immagini dall’archivio privato di Lorenzo Di Lizio)

 

2 Responses to ANGELUCCI Adriano …oltre la “stoffa” anche il “canto”.

  1. Umberto scrive:

    Ricordo Adriano la Domenica Mattina quando finita la messa ,Lui si sedevano avanti alla sartoreria del suo papa’(Cumbarelle) e accompagnandosi con la Chitarra cantata Bellissime Canzone Di quellepoca.

  2. Umberto scrive:

    Grande Adriano.




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