Domani… festa cristiana
Domani un primo gruppo di ragazzi (domenica prossima il secondo gruppo), ben ventidue, si accosteranno per la prima volta all’altare per questa loro prima tappa importante nella vita cristiana: la Prima Comunione.
A loro il nostro augurio.
Ecco i loro nomi:
Bucciarelli Andrea,
Cacciatore Giorgia,
Campagna Lucrezia,
Corrado Luca Eugenio,
De Francesco Stefano,
Di Giorgio Tasia,
Di Girolamo Rebecca,
Di prato Serena,
Di Sipio Francesca,
Di Virgilio Roberto,
Galli Andrea,
Lovato Francesca,
Lupoli Alfredo,
Marcello Alessandro,
Martelli Benedetta,
Martelli Cristian,
Masci Francesca,
Nicolo’ Giacomo,
Nicolo’ Stefano,
Orsini Sara,
Samuele Francesca,
Scafati Michele,
La prima Comunione, da sempre è un sacramento atteso, curato, preparato dai piccoli e dagli adulti, ma sempre più con sfaccettature, prospettive diverse.
Da una parte abbiamo i protagonisti che sono i ragazzi pieni di stupore, in attesa per completare quella parte della Messa che li esclude dai compagni o dal resto dell’assemblea; dall’altra abbiamo i genitori, in parte consapevoli del valore del sacramento e in parte ansiosi di sbrigare una faccenda quasi burocratica; infine abbiamo i catechisti, i sacerdoti e la comunità che fanno da accompagnatori.
Cos’è veramente la Comunione? Innanzitutto è un sacramento, è l’incontro con Gesù nel pane e nel vino, corpo e sangue versato per noi; è quel sacramento che dovrebbe rivoluzionare la nostra vita, la nostra settimana, le nostre giornate; quel sacramento che ci rende cristiani nuovi e che ci permette di entrare in chiesa per amare Dio e uscire per amare gli uomini.
Non è facile farlo comprendere ai piccoli, ma ancor più alle famiglie, ma ciò è necessario per vivere il vero significato di questo sacramento.
Una preparazione che ogni anno deve coinvolgere tutta la comunità , nella gioiosa attesa di quell’incontro personale con Gesù, che ci pone di fronte le nostre fragilità e i nostri pregi;la bellezza di saper ringraziare e soprattutto perdonare.
La preparazione è una componente fondamentale, la chiave perché la Prima Comunione non si la fine di una tappa cristiana, ma l’inizio di una nuova.
(Letizia Battaglino)
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