“lu Sant’Antonie”. Immagini.

s.antonio 009

San Antonio abate

Sant’ Antonio abate, detto anche sant’Antonio il Grande, sant’Antonio d’Egitto, sant’Antonio del Fuoco, sant‘Antonio del Deserto, sant’Antonio I’Anacoreta, fu un eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati.

A lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria. E’ ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica e da quello luterano il 17 gennaio.

Antonio nacque a Coma in Egitto (I’odierna Qumans) intorno al 251 d.c., figlio di agiati agricoltori cristiani. Rimasto orfano prima dei vent’anni, con un patrimonio da amministrare e una sorella minore cui badare, sentì ben presto di dover seguire I’esortazione evangelica “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi e dallo ai poveri” (Mt 19,21). Così, distribuiti i beni ai poveri e affidata la sorella ad una comunità femminile, seguì la vita solitaria che già altri anacoreti facevano nel deserti attorno alla sua città, vivendo in preghiera, povertà e castità.

Oltre alla preghiera condusse da solo una vita ritirata, dove i frutti del suo lavoro gli servivano per procurarsi il cibo e per fare carità. In questi primi anni fu molto tormentato da tentazioni fortissime, dubbi che lo assalivano sulla validità di questa vita solitaria. Consultando altri eremiti venne esortato a perseverare. Lo consigliarono di staccarsi ancora più radicalmente dal mondo. Allora, coperto da un rude panno, si isolò ancor più in una grotta. In questo luogo sarebbe stato aggredito e percosso più volte dal demonio sotto varie forme animali ed umane.

Rimase in questo luogo per 20 anni, nutrendosi solo con il pane che gli veniva calato due volte l’anno. In questo luogo egli proseguì la sua ricerca di totale purificazione, pur essendo aspramente tormentato, secondo la leggenda, dal demonio.

Visse i suoi ultimi anni nel deserto della Tebaide (regione dell’antico Egitto con Capitale Tebe) dove pregando e coltivando un piccolo orto per il proprio sostentamento, morì, ultracentenario, il 17 gennaio 357 d.c.. Venne sepolto dai suoi discepoli in un luogo segreto.

Sant’Antonio tuttavia è considerato anche il protettore degli animali domestici, tanto da essere solitamente raffigurato con accanto un maiale che reca al collo una campanella. Il 17 gennaio tradizionalmente la Chiesa benedice gli animali e le stalle ponendoli sotto la protezione del santo.

La tradizione deriva dal fatto che l’ordine degli Antoniani aveva ottenuto il permesso di allevare maiali all’interno dei centri abitati, poiché il grasso di questi animali veniva usato per ungere gli ammalati colpiti dal fuoco di Sant’Antonio. I maiali erano nutriti a spese della comunità e circolavano liberamente nel paese con al collo una campanella.

La rappresentazione:

La rappresentazione della vita del santo e da decenni tradizione della vita popolare abruzzese e quella che andrete a vedere è fatta da un gruppo di amici di Francavilla al mare.

Si precisa che la rievocazione è in chiave umoristica e burlesca per quanto riguarda soprattutto le scene in cui si rappresentano le tentazioni del demonio sotto le spoglie di un ricco, di un angelo , di un eremita ed infine di una bella donna. E’ articolata in varie scene, sia recitate che cantate, di seguito riepilogate in sequenza le più salienti dopo una breve apparizione iniziale del santo:

1. Assisteremo alla scena della mamma incinta di Antonio che si reca a prendere l’acqua alla fonte e in cui la leggenda narra che il demonio le carpisce con l’inganno la promessa di dargli l’anima del bambino (il futuro Antonio Abate) ancor prima che nascesse.

2. Una scena dell’inferno in cui Lucifero (capo dei diavoli) ordina a tutti i diavoli di tornare sulla terra e perseguitare soprattutto Antonio affinché cadesse nel peccato e quindi portare la sua anima nel regno degli inferi.

3. Una scena in cui al giovane Antonio compaiono dei diavoli che inutilmente cercano di tentarlo e che gli rivelano la promessa che la madre avrebbe fatto a suo tempo.

4. Segue una scena in cui il giovane racconta alla madre dell’accaduto ed essa se pur stupita ammetterà di aver fatto uno sgradevole incontro in passato. Sente di doverne parlare con un prete che la tranquillizzerà e l’assolverà dal peccato.

5. Nelle scene successive si vedrà San Antonio nel deserto con gli altri eremiti e tanti diavoli che cercheranno di farlo desistere da questa vita di preghiera e sacrificio ma inutilmente.

6. Il santo invocherà Dio affinchè lo aiuti a resistere alle molteplici minacce da parte del male per cui vedremo una scena in cui arriveranno gli angeli del paradiso e San Michele Arcangelo che lo difenderà con la sua spada fino alla sconfitta del demonio che però …….. non si arrenderà mai !!!!

Buon divertimento.

Personaggi ed interpreti:

Presentatore: GuerrinoLucifero: Giuseppe- Diavoli: Giorgio, Luca, Antonio, Nicolò, Sandro, Antonio- Eremiti: Maurizio, Carmine, Arturo, Rocco, Mariano, Antonio, Guerino- S. Antonio: RemoS.Michele: Battista- Gli Angeli: Elisa ed Elena- Il ricco: Nello falso Angelo: Luca e Vincenzo- falso eremita: Franco- la Donna Bella e la mamma di S. Antonio: Vincenzo.

 



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