San Mauro …out …

Prosegue la disaffezione della comunità  verso le festività  tradizionali.

Già  con la festività , peraltro solo religiosa, di Santo Stefano dell’otto maggio, si erano avute le prime avvisaglie di uno scarso interesse con una partecipazione molto limitata.

La festività  di San Mauro, dell’ultima domenica di maggio, quest’anno cade in coincidenza della festa del “Corpus Domini”. Per la Chiesa tale festività  è preponderante su tutte le altre festività , per cui il parroco Don Gennaro ha anticipato alla giornata di ieri, sabato, la festa religiosa con relativa processione di San Mauro.

La comunità  non ha proposto alcun comitato festa, nè l’Amministrazione comunale ha inteso creare un comitato per conservare la tradizione, per cui quest’anno la festa di San Mauro ha assunto solo l’aspetto religioso. Ne’ spari, nè banda ha accompagnato la processione del Santo per le vie del paese. Capannelli di gente un po’ ovunque hanno espresso disappunto e perplessità  per questa lontananza delle autorità  (a buona memoria si ricorda che negli anni passatio in casi simili, l’Amministrazione è sempre intervenuta per non far morire queste tradizioni).

Peccato per questa scarsa sensibilità  da parte dell’Amministrazione e delle altre associazioni, in primo luogo della Pro Loco che quest’anno sembra latitare in modo assolutamente preoccupante.

 

7 Responses to San Mauro …out …

  1. Gianluca Visco scrive:

    Caro Elio, con grande coraggio stai evidenziando che le ricorrenti festività paesane incominciano a passare sotto tono e che, di conseguenza, a lungo andare queste, perdendo continuamente importanza, potrebbero andare perse. Questo sarebbe molto grave, perchè le tradizioni mantengono vive l’identità di un paese che vanta una storia millenaria. A volte non basta concentrare forza ed energia per creare nuove tradizioni, quando ne abbiamo tante da non dimenticare, ed è per questo che si evidenzi giustamente la scarsa sensibilità di Amministrazio e Pro Loco, che in primis hanno il compito di fare in modo che le tradizioni vengano mantenute vive. Sono perfettamente d’accordo con te e spero che il fermento popolare che da alcuni giorni si prefige di riportare alla luce avvenimenti storici del nostro paese, sia anche d’auspicio affinchè la comunità di Ripa Teatina non continui a disaffezionarsi alle tradizionali festività.

  2. gaetano scrive:

    carissimo sig. Masci volevo rispondere all’ennesima provocazione nei confronti della pro-loco, a cui Lei è socio da anni e la sua presenza è stata solo x scattare foto e “Trovare il pelo nell’operato dell’associazione”e non x collaborare o consigliare, come un normale cittadino che ama il proprio paese, come lei più volte ribadisce. Infatti le sue osservaioni relative alla festività di San Mauro mi veravigliano, in particolar modo la sua esclamazione sulla pro-loco che avrebbe dovuto organizzare la festa, invece le faccio presente che lo statuto che ha in archivio il parroco afferma, in modo evidente, che la pro-loco non può più fare feste patronali. Pertanto La invito a lascire la macchinetta e a documentarsi, visto che la chiesa è un posto da Lei molto frequentato….. Per quanto riguada al signor visco che “predica bene e razzola male” volevo ricordare che fa parte del direttivo pro-loco a cui ha aderito con molto entusiasmo qualche anno fa, con le premesse di voler fare tanto, ma forse, non contento degli altri componenti del direttivo, ha preferito non ha partecipare più…. Successivamente ha avuto la brillante idea di istituite un’altra associazione denominata “l’allegra combriccola” con le premesse di mantenere le vecchie tradizioni e di crearle altre, ma, mi preme sottolineare, che la stessa è morta ancor prima di nascere, lasciando dissapori tra i componenti……… A conclusione, Vi invito a riflettere prima di scriver certe cose, creando ancora più dissapori………. Poi un’ultimo appello a chi qualche mese fa denunciva che Ripa era un paese senza “sorriso” ma ptete stare tranquilli che fin quando ci sarà il sigron Masci a scrivere cavolate ci sarà proprio da “RIDERE”…….

  3. Mauro Petrucci scrive:

    Devo con stupore constatare come l’attenzione di “Ripa Teatina. Il mio paese” verso le tradizioni popolari varia a seconda di quale amministrazione governa il Comune e che il suo direttore sia divenuto, di fatto, uno strenuo oppositore dell’attuale maggioranza consiliare. Se le precedenti amministrazioni comunali, che sono state e sono osannate da questo sito, avessero pensato di più allo sviluppo del territorio e alle innumerevoli emergenze di tipo sociale ed economico che investono il paese e meno alle tradizioni popolari, oggi l’attuale amministrazione non dovrebbe lavorare strenuamente per restituire a Ripa Teatina il posto che le compete all’interno del nostro comprensorio. Non si comprende l’attacco a Comune e Pro-Loco, che stanno lavorando moltissimo sul versante della promozione del paese che oggi è molto più conosciuto ed apprezzato fuori dagli angusti confini del comprensorio e questo non a scapito delle tradizioni popolari, ma rivalutando e riproponendo all’attenzione nazionale ed internazionale i nostri valori e la nostra storia. Tutto questo è stato fatto chiedendo sempre la collaborazione di tutti, anche se purtroppo non tutti coloro che hanno il desiderio di far crescere Ripa Teatina hanno offerto una disponibilità, forse perché a chiederla non era un’amministrazione “amica”. Le tradizioni popolari e soprattutto religiose sono patrimonio di tutta la comunità che si stringe attorno alla parrocchia ed è principalmente dai validi e volenterosi collaboratori parrocchiali che ci aspettiamo una spinta decisiva alla conservazione delle nostre peculiarità religiose.

    P.S. – Con preghiera di lasciare il commento sul sito senza cancellarlo subito, come è vostro costume.

  4. gaetano scrive:

    questa mattina ho avuto la conferma che questo è l’ennesima “BUFFONATA”questo sito è aperto solo determinati commenti ………visto che il mio è stato eliminato dopo pochi minuti…. complimenti complimenti sig. redattore ora proverò la via catacea.! distinti saluti!

  5. Gianluca Visco scrive:

    “Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” sancito dall’articolo 21 della Costituzione della Repubblica Italiana, il diritto di manifestare il proprio pensiero liberamente cammina di pari passo con il “diritto alla libertà di espressione” sancito dall’articolo 10 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che garantisce ad ogni persona il diritto alla libertà d’espressione e che tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche, inoltre, tale diritto è sancito anche dall’articolo 19 del Patto internazionale di New York  sui diritti civili e politici che stabilisce per ogni individuo il diritto a non essere molestato per le proprie opinioni e alla libertà di espressione e che tale diritto comprende  la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo e frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta. Per quanto mi riguarda, attenendomi a quanto succitato, ho dato riscontro ad Elio Masci che, a mio parere, ha posto una critica assolutamente costruttiva nel cercare di sensibilizzare le autorità competenti affinché non accadano più le circostanze da lui citate. Non capisco cosa abbia determinato da parte di “qualcuno” la necessità di associare un commento ad un articolo con fatti personali che non hanno assoluta attinenza con gli argomenti trattati, pertanto, quando si fanno citazioni precise è opportuno qualificarsi e se “qualcuno” ha bisogno di chiarimenti sulla mia persona sono disponibile a qualunque confronto, ovviamente, nelle sedi opportune.

  6. Elio Masci scrive:

    Sig. Gaetano, siccome Lei ha avuto il “coraggio” (dei … codardi) di nascondersi dietro l’anonimato nel parlare di buffonate o di criticare per il solo gusto di “sparlare”, La informo che rendo di pubblico dominio quanto le ho risposto in privato alla Sua “sparata”.
    Inoltre La informo che siccome il blog non ha lo scopo di “violentare” il pensiero di chicchessia, ma è aperto a chiunque voglia esprimere un pensiero liberamente e senza offendere, accettando con massima democrazia il pensiero di chiunque, da questo momento NON PERMETTERO’ più offese gratuite in anonimato. Questa è la sola prerogativa che mi sono riservato nell’accensione di questo blog.

    Adesso per farLe un regalo rendo di pubblico dominio la risposta che LE avevo inviato in privato, sperando di avere risposta. Ma era una speranza vana attendersi una risposta da chi si nasconde nell’anonimato.

    Questa è la lettera inviata al Sig. Gaetano.

    “Gentile Sig. Gaetano. Anche se non ha lasciato il suo cognome, lasciando dubbi
    sulla Sua identità, io La ringrazio per quanto ha evidenziato. Intanto perché
    vuol dire che Lei legge il blog. Poi perché mi permette, ove necessario, di
    intervenire a mia difesa. Se poi trattasi di BUFFONATA,…. Questo lo lascio a
    Lei. Perché per il ruolo che Lei ricopre ( così appare delle Sue dichiarazioni
    sulla Pro Loco …), ritengo che l’uso di tali aggettivi, debbano esulare nelle
    considerazioni pubbliche. Infatti tali asserzioni vanno a ledere anche la
    libertà di espressione di ogni singolo cittadino nei suoi diritti di parola,
    che a Lei piaccia o no. Se Lei vuole ridere, lo può sempre fare. Io la
    aiuterò.

    Da quello che leggo dalle Sue recriminazioni, sembra che io abbia
    cancellato qualche suo commento. Mi creda, io le chiedo scusa. Se l’ho fatto,
    non ho avuto coscienza nell’uso del terminale (computer). E come vede Le ho
    reso subito giustizia, pubblicando tutto. Non ho l’abitudine di cancellare
    niente che non sia offensivo della dignità e della moralità di ognuno di noi.

    Qualunque cosa possa pensare.
    Rivendico, d’altronde, anche per me il diritto di
    esprimere il mio pensiero, senza dover essere additato quale soggetto che
    lascia .. dissapori…
    D’altronde un cittadino che non ha alcuna voce nella
    società non credo abbia molta possibilità di creare dissapori. Tale prerogativa
    è lasciata solo a chi riveste ruoli nella società.

    Non ho ben capito il nesso
    tra lo “scattare le foto” e “trovare il pelo nell’operato dell’associazione”.

    Nel primo caso possono essere frutto di una passione personale ( e spero che
    questo non la disturbi), visto che tale apprezzamento non è rivolto ad altri
    che pure “scattano foto”; nel secondo caso credo che Lei mescoli troppe cose.
    Non ho fatto il pelo all’operato dell’Associazione, anche se questo in passato
    è stato fatto ad altri. Non ne ho cognizione né voglia.
    Io non so da quanti
    anni Lei è socio; se è da tanto tempo saprà senz’altro che la Sua asserzione è
    frutto di un momento di amnesia o di distrazione. E glielo spiego.
    Negli
    incontri che hanno visto la mia presenza (sono invitato una sola volta l’anno
    per l’approvazione del bilancio …), ho SEMPRE dato la mia disponibilità a
    collaborare. Difatti per tre anni consecutivi, nel periodo natalizio, era data
    possibilità di manifestazioni GRATUITE da me offerti. (trattatasi di gruppi già
    impegnati a venire a Ripa !!! )
    L’allora responsabile ha sempre gradito l’
    offerta, salvo poi, a due giorni dallo spettacolo, comunicare che non poteva
    perché aveva dato parola ad altri !!!….Addirittura nell’ultima circostanza lo
    stesso personaggio ha telefonato in mia presenza all’artista, assicurando l’
    esibizione e offrendo di lì a poco, un piccolo compenso (lo stesso giorno c’era
    un consiglio comunale …).
    Parole poco profetiche. Di compensi (badi bene.. non
    richiesti..) neanche l’ombra, ma di lì a qualche giorno (30 dicembre) la
    informazione che lo spettacolo previsto per il 2 gennaio era da ritenersi
    annullata perché la serata era stata offerta ad altri…
    Sig. Gaetano, Lei può
    pensare come vuole. Ma credo non possa parlare di mancata collaborazione.

    Per
    ultimo mi permetta di dissentire dall’inserire nelle Sue rivendicazioni,
    personaggi diversi da me.
    Se Lei ha qualcosa da suggerire al Sig. Visco lo
    faccia, senza che lo stesso sia inserito nel dialogo tra Lei e me. La persona
    deve essere messa nelle condizioni di potersi difendere. E’ un principio cui
    tengo molto. D’altronde io Le ho data facoltà di scrivere nei miei confronti, e
    Lei di ricevere le mie controdeduzioni. Che possono anche non piacere, ma in un
    paese in cui vige la libertà di espressione e pensiero, questo è un diritto
    sancito dalla Costituzioni di cui ricorre l’anniversario tra qualche giorno. E
    di cui sono certo Lei è un convinto sostenitore.

    Tornando all’argomento
    oggetto di diversa valutazione, Le ricordo che qualunque parroco accetta la
    presenza di qualunque soggetto nella costituzione di un comitato festa. Da
    quello che mi consta, credo che la sola presidenza e l’orientamento spetti al
    parroco. D’altronde, forse questo non lo sa o forse Le è sfuggito, anche il
    sottoscritto insieme con altri elementi ( anche il Presidente …) della Pro
    Loco si sono attivati a supplire alla carenza di comitato festa negli anni
    trascorsi (…non tanti).
    Come vede credo che da parte Sua ci sia stata una non
    corretta valutazione di quanto da me affermato. Non sono giudice della vita
    sociale e politica di Ripa. Sono solo un cittadino che ha riportato questa
    considerazione da “bar”. Locale frequentato da semplici cittadini. Sarebbe
    positivo ascoltare anche gli “ultimi” dei cittadini, e non soltanto contestarli
    perché hanno idee diverse da noi.
    SIg. Gaetano, mi permetta una considerazione
    da “amico” quale voglio essere.
    Il male della società di oggi è il continuo
    allontanamento delle istituzioni con tutti i suoi personaggi (amministratori,
    politici, associazioni, circoli e quant’altro), dalla società reale; dal popolo
    che chiede partecipazione e non subordinazione.
    Non sono un politico, né voglio
    esserlo; però mi faccia riportare quello che la gente reclama e dare voce a chi
    vorrebbe ma non può. La mia è collaborazione non contraddizione. D’altronde Lei
    si lamenta quando una notizia sfugge al Suo piacere, ma non ha mai espresso
    apprezzamento per informazioni e notizie riguardanti attività promosse e/o
    segnalate da questo blog.

    Personalmente non so chi abbia detto che questo
    paese non ha sorriso.
    La risposta non la dia a me, ma lo dica direttamente all’
    interessato. Farebbe molto meglio.
    Se poi io possa servire a farLa ridere, avrò
    sempre fatto un’opera buona ad una persona che non ride.
    Con rispetto La
    saluto. Elio Masci. ( è il mio nome)”

  7. Gaetano scrive:

    Caro amico Elio,
    La ringrazio per l’illuminante saggio che ha voluto concedermi anche perché non pensavo di meritare una tale risposta, articolata e lunga, addirittura inviatami direttamente alla mia casella di posta elettronica. Che – per inciso – è dotata di pseudonimo non per “gettare il sasso e nascondere la mano”, ma per permettere un confronto che prescinda dalla conoscenza personale tra di noi e che – inevitabilmente – potrebbe inquinare il giudizio sulle mie posizioni, espresse liberamente, come liberamente Lei esprime le sue.
    Riconosciamoci vicendevolmente il diritto al dissenso e all’espressione dello stesso. Questo credo che ci possa accomunare.
    Tuttavia, da semplice socio della Pro-Loco come Lei, mi faccia dire che anche io formalmente vengo convocato solo per l’approvazione dei bilanci (prassi comune in tutte le associazioni di questo mondo), ma, sentendomi partecipe dello sviluppo culturale del mio, del nostro paese, non attendo le convocazioni formali per dare una mano ai volenterosi che portano avanti il lavoro, spesso duro, all’interno della Pro-Loco, che vivo da moltissimo tempo (diversi anni) e che mi spiacerebbe vedere ferma a formalismi che ne bloccherebbero l’attività.
    Non posso dire altrettanto di Lei, visto che ho notato con dispiacere la sua assenza ad una delle cerimonie più affollate, sentite e importanti per il nostro paese negli ultimi mesi, le celebrazioni per il sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana, svoltesi il 3 giugno scorso, alla presenza del prefetto, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, del Comandante del 123.mo Reggimento di Fanteria “Chieti”, di tantissime personalità istituzionali e tanti giovani, a cui l’amministrazione ha pensato di regalare una copia della Costituzione.
    Capisco che i Suoi impegni siano tanti, ma non scrivere neppure una riga su una manifestazione del genere, anche solo per “sentito dire”, credo che non sia un buon servizio nei confronti di coloro ai quali il Suo blog si rivolge, i nostri concittadini all’estero, che devono sì sapere che le feste di San Mauro sono state celebrate in “tono minore”, ma anche che Ripa Teatina per una sera è stata al centro di una celebrazione di cui hanno parlato tutti i giornali locali, motivo di elogio da parte del prefetto e delle alte cariche presenti.
    Completezza senza pregiudizi ideologici: è troppo chiederLe questo?
    Con rispetto
    Gaetano




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