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Tempo bizzarro …

  Dopo un inverno all’insegna del bel tempo, l’ingresso della primavera ha portato freddo e acqua (veramente ancora poca per le esigenze della natura…)
  Oggi, 24.03.2007 abbiao avuto temperatura abbastanza fredda.

 

22 marzo. FINALMENTE !!

22 marzo. Una data che segna, ogni anno, un momento particolare per la comunità di Ripa.
E’ il rinnovo del ricordo storico che lega il nostro paese alla venerazione della sua Santa Patrona: Maria SS.ma del Sudore. E come ogni anno, si presenta con tutta la sua spiritualità che pur se legata a simboli, quali la processione da luogo dell’evento, è indubbiamente espressione di sentimento di devota filiazione alla Madonna. Ogni anno, pur nell’evolversi dei tempi, resta immutato il valore spirituale per la comunità di Ripa. Tra i simboli tradizionali spicca la costituzione della “compagnia”. Quest’anno la volontà di rinnovare tale tradizione ha animato le famiglie Bascelli Claudio e Pantalone Salvatore entrambi della contrada Alento.
Già durante la settimana con cura e impegno hanno preparato l’avvenimento odierno.
Sono state nove giorni di preghiera intensa (tanto dura la novena). Le loro case hanno visto l’incontro di preghiera di centinaia di persone, amici, conoscenti, semplici concittadini, tutti uniti dall’unico legame spirituale: la Madonna. Le loro case si sono trasformate, nel periodo, delle piccole chiese. In attesa del grande giorno.
L’atteso giorno, oggi 22 marzo, è arrivato. Con il suo carico di tempo inclemente. Dal mattino un cielo scuro, non ha lasciato margini ai nostri pensieri. Ma … la carica era tale che nulla poteva fermare ilo sentimento di centinaia di persone.
Le due famiglie, partendo ognuno dalla propria abitazione, hanno formato file oranti di gente, per ritrovarsi tutti insieme davanti alla icona della Madonna del Sudore, posta ai margini del fiume Alento. Nelle vicinanze del luogo ove, come tradizione vuole, trovavasi la piccola chiesetta diroccata della Madonna.
Giunti sul posto, un gruppo di giovani ha dato vita ad una rappresentazione sull’evento storico della caduta della chiesetta a causa delle abbondanti acque cadute.
Ha fatto seguito una preghiera prima di snodarsi lungo le vie che conducono al paese. Anche qui, all’ingresso, è stata data rappresentazione dell’evento miracoloso della sudorazione di Sangue della tela raffigurante la Madonna. Al termine tutti diretti in chiesa.
Il tempo inclemente di questa giornata, acqua e freddo, non hanno consentito lo snodarsi della processione lungo le vie del paese.
Durante la messa della sera, il parroco Don Gennaro, ha rievocato l’avvenimento storico.

 

Cenni storici

Ripa Teatina è un comune di 3.824 abitanti della provincia di Chieti.

Posizionato su una collina alta 199 metri collocata a ridosso della costiera adriatica, lungo la via che da Francavilla al Mare conduce a Chieti.

Tracce dei primi insediamenti sono stati rinvenuti lungo il fiume Alento, che bagna a nord il paese, e datati al neolitico.

Esistono prove del passaggio di Annibale nei pressi della chiesetta di S. Stefano grazie al ritrovamento dei resti di un elmo cartaginese.

A causa della sua posizione strategica l’area ove sorge il paese è stata molte volte, nel corso della storia, utilizzata come avamposto. Già al tempo dei romani era presente un nucleo abitato chiamato Castrum Teate, a difesa della città di Chieti (Teate). Nel mediovo il paese cambia il nome, in Ripa de Teti, ma non la connotazione militare. Sotto la dominazione Aragonese è stata costruita una rete di torri di avvistamento, di cui due ancora esistenti, che consentiva di avvistare eventuali movimenti militari ostili.

Durante la campagna militare in Italia condotta da Napoleone il convento francescano, che aveva sede nel paese, fu teatro di un enorme massacro. Nel convento avevano trovato rifugio dei rivoltosi che avevano operato a Chieti. Le armate francesi assediarono il convento e ci furono sanguinosi combattimenti con più di 600 vittime tra militari e rivoltosi. Diversi rivoltosi riuscirono comunque a fuggire e, per rappresaglia, i frati vennero sterminati e le loro spoglie gettate in una cisterna presente nel chiostro del convento.

Anche durante l’occupazione nazista, Ripa, situata subito a ridosso della linea Gustav, fu scelta come luogo strategico in cui fu allestito un deposito di armamenti, poi saccheggiato durante la liberazione avvenuta tra il 9 e il 10 giugno del 1944.

 

Ciao mondo!!

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