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“Quella notte al convento”. Le immagini.

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Reduci dalle edizioni precedenti, questo pomeriggio si svolgerà la rappresentazione storica dell’eccidio dei frati avvenuto nel lontano 3 febbraio 1799.

Come la tradizione storica ci tramanda l’avvenimento si inquadra nel periodo storico che vede  l’esercito post rivoluzionario francese invadere i territori dello stato pontificio e in seguito del Regno di Napoli.

Prima della fuga verso la Sicilia, il re Ferdinando IV lanciò un appello al popolo abruzzese affinchè prendessero le armi  per difendere la loro religione ed il loro re.

 

Domani 29 marzo Chiesa del Convento.

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Donna de Paradiso è¨ un dramma di tono popolare con quattro personaggi – Maria, Cristo, il nunzio e il popolo – destinato alla rappresentazione teatrale.

Il poeta esprime nel lamento della Madonna per Gesù¹ sulla croce, il dolore di tutte le madri che non riescono a giustificare e ad accettare la  morte del proprio figlio, carne della loro carne.

Nelle parole di Maria, alla disperazione di fronte al corpo martoriato di Gesù¹, si contrappone il ricordo dolcissimo e straziante del corpo del bambino, un tempo teneramente accarezzato e nutrito.

Nella prima parte della lauda, le parole di Cristo sono di consolazione per la madre, nell’ultima diventano più¹ solenni, superano la dimensione umana della sofferenza per far capire il significato della Resurrezione: la morte di Gesù¹ cancella il peccato originale e offre agli uomini la Salvezza di Dio.

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Dopo la morte della moglie, Jacopone da Todi, (1230 – 1306), entra come frate laico nell’Ordine francescano, all’interno del quale si schiera con forza tra coloro che vogliono seguire fedelmente la regola dettata da S. Francesco.

Per questo diventa un avversario di Papa Bonifacio VIII che lo fa imprigionare.

Nelle sue composizioni poetiche, in genere laudi, Jacopone tocca temi drammatici: la condanna dei vizi e del peccato, la penitenza e l’umiliazione come mezzi per giungere a Dio, il diprezzo del mondo e del corpo, la meditazione sulla morte.

La sua è una delle voci più intense e tormentate del Medioevo.